Domenica 2 ottobre si è rinnovato il tradizionale appuntamento della nostra società con la Trevelica Salodiana, regata storica ora trasformata in veleggiata e dedicata ai soci diportisti giunta quest’anno alla 57^ edizione.
Diciannove le imbarcazioni, sia da crociera che da regata, scese nelle acque del nostro Golfo, divise in cinque classi in base alle loro dimensioni, per un totale di circa 90 partecipanti.Finimondo di Antonio De Aloe, vincitore della classifica assoluta oltre che nella classe entro i 7.50 metri, si è aggiudicato il Trofeo “Franco Berther”, dedicato al consigliere della Canottieri che nello scorso decennio aveva contribuito al rilancio della manifestazione.
Il trofeo perpetuo “Italo Rusinenti”, in onore dell’ideatore dell’evento, è stato invece assegnato al Protagonist Antares di Carlo Apostoli, primo a tagliare il traguardo tra le imbarcazioni da regata.
Sono stati premiati inoltre Giampaolo Marconi a bordo dell’inedita Tsering Lhamo nella classe oltre i 10.5 metri, Federico Ugenti al timone di Forza6 nella classe entro i 10.5 metri e Daniele Spreafico Morè sul Surprise Passpartout, primo classificato nella classe entro i entro i 9.5 metri.
“La Trevelica per noi è una tradizione importante, molto sentita anche dai nuovi soci, e siamo quindi molto soddisfatti dell’ottimo andamento di questa edizione. Per i velisti della Canottieri, come sempre, è stato un momento di confronto e un’opportunità per conoscersi meglio, sempre con allegria e un pizzico di goliardia, che non guasta mai. È questo legame speciale che distingue la nostra Società da una semplice marina”, ha commentato il nostro presidente Marco Maroni.
La Storia della Trevelica
Nata da un’idea di Italo Rusinenti, consigliere che ha introdotto la vela in Canottieri, la TreVelica fu la prima regata organizzata dalla società. Aperta a tutte le classi veliche, dalle derive ai crociera, le prime edizioni videro partecipare un centinaio di imbarcazioni. Il punto vincente dell’evento consisteva nel suo format: delle tre prove in programma, una si svolgeva anche in notturna, la più spettacolare. Per l’occasione infatti venivano allestite le fotoelettriche dell’esercito, che illuminavano il golfo con sciabolate di luce. Col tempo si è trasformata in veleggiata per i diportisti, ma non per questo ha perso il suo fascino, diventando un appuntamento fisso e atteso dai soci della Canottieri.